E mentre noi tifosi ci dividiamo tra "i disfattisti" che ormai credono tutto sia perso e "gli eterni sognatori" che vedono ancora luce in un tunnel molto lungo, sabato il Trapani si gioca un pezzo grosso di stagione.
Senza permettersi il tempo di emozionarci (eventualmente) per gli amarcord dei vecchi granata... E questo è un fatto.
Mi viene allora da pormi qualche domanda e fare qualche considerazione
Cosa porta una società come il Trapani a reintegrare Curiale o pensare di farlo con Terlizzi (come sembrava)? Cosa porta Rossi (ex Juve e nel giro del calcio estero) a Trapani?
Cosa porta Maracchi (promessa della Pro) ad accettare la Sicilia?
E cosa porta infine un portiere come Pigliacelli ad accettare la porta più bucata della B?
A me pare che quello che sta avvenendo è del tutto in linea con il "carattere e identità" della Società e del suo Comandante!
Logica del risparmio, motivazioni e semplicità.
Tutti fattori che hanno permesso a una Società ai limiti del calcio professionistico di essere dov'è e di essere considerata quello che è.
Valori e persone hanno portato risultati. E non guadagni e nomi altisonanti.
Con buona pace di chi (calciatori e dirigenti) segue i propri ideali o la realizzazione di se stessi.
Si può dire perciò che la squadra ha solide base (Pigliacelli-Pagliarulo-Rossi-Curiale) per disputare un girone di ritorno diverso dall'andata.
Meno calcio ragionato e più calcio ignorante!
Bisognerà attendere l'impronta di Calori, allenatore esperto della categoria, uomo dall'aspetto solido, dal carattere coriaceo e con le idee certamente chiare.
Era quello che volevamo.
Solo il campo, il frutto del lavoro di società e squadra, potrà dire se meritiamo di rimanere "vicini al Sole" o di tornare dove siamo stati per anni.
Divertendoci comunque e sempre tifando i nostri colori!
Forza Trapani!
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