lunedì 24 novembre 2008

Un canestro e mille ricordi… la mia prima volta con la Pallacanestro Trapani

Per quelli della mia età, uno dei ricordi più belli di quando eravamo ragazzini (primi anni Novanta, sono giovanissimo!) è certamente quello legato alla pallacanestro. Sia giocata, sia “osservata” da spettatore.

Erano i tempi d’oro della pallacanestro a Trapani, per intenderci quelli di Jonhson, Hurt, Mannella, Martin, Benvenuti … insomma la “premiata ditta Garaffa & C.”.

La piccola società siciliana, giunta per prima tra le squadre siciliane in Serie A (veramente c’era già stata la Rosmini, vabbè non ci fa niente!), emozionava e si emozionava, dopo aver galvanizzato un’intera regione (alle partite della Pall. Trapani venivano fanatici del basket da Enna e da Messina) con un esaltante campionato di serie B1 superando la concorrenza di squadre come Ragusa e Porto S.Giorgio (accendini compresi!!!).

Insomma, erano i tempi in cui si arrivava al Palagranata (non ancora Palabowling!) almeno un’ora e mezza prima (a volte prima ancora) e la tensione agonistica della partita si faceva sentire… per tutta la settimana.

La domenica era tensione agonistica … 


A casa mia iniziavamo la mattina, attaccati alla radio per sentire le novità, che avrebbe annunciato il grande Nicola Conforti e poi pranzo veloce (possibilmente anche solo un panino) e trasferimento al Palagranata in attesa della partita.

Per le trasferte, poi, c’erano due possibilità: pomeriggio in trepidazione alla radio oppure “sfacchinata” verso la città, sede della “guerra domenicale”.

Si, quelle partite, quelle domeniche, rimangono memorabili perché coinvolgevano pubblico e squadra, tifosi e giocatori in una sola emozione. Indimenticabili perché uniche, tutti coloro che guardavano o ascoltavano la radiocronaca di una partita volevano riprovare quelle sensazioni. 


E tutti insieme godevamo dei successi, ci dispiacevamo delle sconfitte.

Momenti di sport che hanno accomunato tanti trapanesi e che comunque sono storia della nostra città.

Di quel periodo, mi piace ricordare ad esempio la prima vittoria in Serie A1 contro Il Messaggero Roma. Vittoria in trasferta, dopo una serie di sconfitte, che ci avevano relegato in ultima posizione per tutto il girone di andata. Non mi dilungo sulle fasi della partita, ma quello che voglio ricordare sono alcuni emozioni, comuni non soltanto alla mia famiglia. Una radiolina al centro di una stanza, mio padre che andava e veniva come un pazzo, i tuffi al cuore, provocati da Nicola Conforti, quando per radio diceva:”Bomba!!! … no, ferro!!!”, i salti e le urla di gioia, quando finalmente era finita e avevamo vinto a Roma, in serie A… mizzicata!!!

Per tutto lo sport siciliano la presenza in A1 della Pallacanestro Trapani rappresentò un traguardo storico. In Serie A1 Giancarlo Sacco rilevò Gianfranco Benvenuti, che aveva lasciato per motivi di salute, con la conferma della formazione dell'anno precedente, e l'arrivo di Stefano Tosi e di due nuovi giocatori americani Wendell Alexis e John Shasky. Al termine della regular season, dopo alcune vittorie storiche in casa con Treviso e Milano e a Roma, si raggiunse una insperata 14ª posizione, battendo nell'ultima giornata (e all'ultimo tiro, quello di Tosi) la Scavolini Pesaro, evitando così il penultimo posto in classifica e la retrocessione diretta in A2. Retrocessione che comunque fu solo rinviata: i giocatori avevano consumato tutte le energie e al termine di un deludente girone di play-out la Pallacanestro Trapani terminò la propria esperienza nella massima serie.

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